Ipertensione

di Zanchetti - Julius - Hansson - Rodicio • 2002 • dettagli prodotto

non più pubblicato

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DESCRIZIONE

Una serie di volumi dedicati alla Medicina Clinica non può esimersi dall’includere un testo sull’ipertensione, poiché questa si riscontra in una percentuale decisamente vastadei soggetti assistiti dai medici. Nella programmazione di questo volume, i tre autori hanno voluto pensare ai medici pratici, ma allo stesso tempo hanno evitato l’approccio comune consistente nell’offrire loro solo una serie di assiomi, diagrammi di flusso e regole semplificate. Essi hanno piuttosto cercato di rispondere ai problemi pratici che i medici si trovano ad affrontare, sulla base delle informazioni più recenti e delle prove più convincenti fornite dalla ricerca clinica e dall’esperienza. L’obiettivo ambizioso di far fronte alle necessità della pratica utilizzando informazioni sofisticate ed aggiornate richiedeva la collaborazionemultidisciplinare dei migliori esperti in numerosi ambiti della medicina, ed uno sforzo da parte loro per tradurre le conoscenze in suggerimenti clinici. Per questo motivo, gli autori sono profondamente grati a tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del testo.Il volume è suddiviso in tre sezioni, che intendono rispondere alle tre domande di base poste da ciascun medico che si trova a visitare un paziente con pressione sanguigna elevata: 1) come definire e diagnosticare l’iper-tensione;2) quali indagini devono essere pianificate, una volta valutata ripetutamente la presenza di innalzamento della pressione sanguigna; infine, 3) come deve essere gestito il paziente iperteso.La definizione d’ipertensione ha subito graduali modi-ficazioni nel corso degli ultimi cinquant’anni, a causa dello sviluppo di strumenti epidemiologici più raffinati e,in particolare, grazie all’aumentata efficacia ed innocuità dei farmaci antipertensivi, che hanno reso decisamente vantaggiosa la terapia anche di lievi innalzamenti dellapressione. Anche i sistemi di misurazione della pressione hanno subito un’evoluzione e, in aggiunta alle procedure fondamentali elaborate da Riva-Rocci e da Korotkoff circa un secolo fa, sono stati sviluppati metodi automatici, adatti per le misurazioni domestiche e il monitoraggio ambulatorio.Tutti questi nuovi aspetti hanno un impatto immediatosulla pratica medica di ogni giorno. Per i pazienti ipertesi sono state predisposte indagini diagnostiche volte a scoprire casi importanti, benché piuttosto infrequenti, d’ipertensione secondaria, e questo approccio è accuratamente descritto e discusso nel presente testo. Tuttavia, viene ora attribuita una crescente rilevanza alla valutazione dell’entità delle lesioni correlate ad ipertensione a carico del cuore e delle arterie, a livello cerebrale, oculare e renale, al fine di ottenere un profilomigliore dei rischi globali corsi dal paziente iperteso. Le attuali tecnologie permettono oggi metodi di valutazione difficilmente immaginabili solo due decenni fa. A questi aspetti è dedicata una lunga parte di questo volume. Il trattamento del paziente iperteso viene presentato ediscusso dai diversi punti di vista del rapporto costi-benefici, dei provvedimenti riguardanti lo stile di vita, della farmacologia clinica, degli agenti antipertensivi, della monoterapia e dei regimi terapeutici combinati e, infine, dalla prospettiva delle prove fornite e delle perplessitàsuscitate da ampi trial terapeutici. Viene preso in esame, in dettaglio e separatamente, il trattamento di una serie di condizioni di particolare rilevanza clinica: gli anziani, i pazienti di razza nera, i soggetti ipertesi con diabete o cardiopatia coronarica, le donne in gravidanza o in menopausa. Riteniamo che i nostri lettori apprezzeranno l’attenzione rivolta non solo agli effetti della terapia sulla pressione sanguigna e sulla patologia cardiovascolare, ma anche sulla qualità della vita e sulla soddisfazione del paziente. Infine, il capitolo che tratta l’ organizzazione del trattamento dell’ipertensione nella pratica clinica apporta nuovi elementi interessanti per i medici. La programmazione ed il completamento della pubbli-cazione di questo testo dettagliato hanno richiesto un duro lavoro, ma il migliore riconoscimento per gli autori, comepure per i collaboratori, è la sensazione di aver portato a termine, o almeno aver tentato di farlo, qualcosa di vera-mente utile per la salute dei pazienti ipertesi.