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DESCRIZIONE
Scuola a tempo pieno, corso di judò o di danza, corso di inglese o di baby informatica, oratorio di domenica, vacanze studio d’estate. La vita del bambino di fine millennio è così piena e "socializzata" da fare impallidire un normale impiegato.L’autrice si pone la domanda se non siano maturi i tempi per riportare l’attenzione sul comportamento solitario, inteso come "capacità e/o piacere di stare da solo", dei bambini, in termini più articolati di quanto non sia stato fatto negli ultimi anni, e recuperare così quella dimensione positiva dello "stare solo" già suggerita da Winnicott.Partendo dall’analisi storico-critica dei modelli dinamici di interpretazione e di valutazione dell’esperienza di "stare da solo", si approda a un nuovo modo di vedere alcune esperienze di solitudine del bambino. Queste indicazioni non restano unicamente su un piano teorico, ma possono fornire alla scuola suggerimenti per rinnovare piani e strategie di lavoro, e allo psicoterapeuta spunti applicabili in modo concreto a livello clinico. "Stare soli", pertanto, non è necessariamente un indicatore di rischio: esperienze di solitudine temporanea, se scelte dai bambini, non denunciano un’incapacità sul piano sociale e relazionale o una condizione di sofferenza, ma possono, al contrario, favorire lo sviluppo di determinate competenze e, soprattutto, agevolare l’acquisizione di una propria identità interiore, di distacco evolutivo dalle figure genitoriali.INDICE ---------------------------------------------------------Top PrefazioneRingraziamentiPresentazioneIntroduzioneParte I - Modelli di interpretazione e di valutazione dell’esperienza di stare solo nel bambino1) Lo studio del social withdrawal2) Il sentimento di solitudine nei bambini3) Capacità e bisogno di stare soli: la dimensione interiore del comportamento solitario4) Strumenti di valutazione del bambino che "sta da solo"5) La solitudine come indicatore di rischio: una prospettiva multifattorialeParte II - Le rappresentazioni del bambino che "sta da solo"6) Il comportamento solitario del bambino nel contesto educativo e scolastico7) Gli educatori e il bambino che "sta da solo": quali rappresentazioni?8) Stare soli in famiglia: che cosa ne pensano le madri?9) Implicazioni sul piano educativo e dello sviluppoBibliografiaRiferimenti legislativiIndice dei nomiIndice analitico
DETTAGLI PRODOTTO torna su
ISBN: 9788838627187
Titolo: Bambini che amano stare da soli
Autori: Corsano
Editore: McGraw-Hill
Volume: Unico
Edizione: I 1999
Lingua: Italiano
Finitura: Copertina flessibile
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