La tossicodipendenza

di Dowd • 2001 • dettagli prodotto

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DESCRIZIONE

Gli stupefacenti sono tanti, e molto diversi tra loro. I tossicodipendenti sono molti di più e, spesso, ancor più diversi l’uno dall’altro. Alcuni terapeuti si ostinano ad applicare con tutti sempre le stesse terapie ritenute le uniche possibili, le uniche giuste, le uniche adatte a tutti. Farmaci per tutti, tecniche comportamentali, psicanalisi, terapie di gruppo, riabilitazione in comunità per tutti. Le inevitabili ricadute o inefficienze sono attribuite alle resistenze del paziente, alla comorbilità, alle contraddizioni della società, chiudendo gli occhi di fronte a ogni eventuale analisi di follow-up.Appropriarsi di eventuali successi considerandoli risultato esclusivo della propria scienza e abilità, classificare gli insuccessi e le ricadute come l’effetto di variabili esterne è una scorciatoia per l’onnipotenza. Ma in questo modo i tossicodipendenti continuano a ricadere, e qualche volta a morireINDICE 1) L’abuso di sostanze nella società americana 2) La ricerca sull’esito nel trattamento dell’abuso di sostanze3) Il caso di "Paul"4) La terapia a orientamento psicodinamico5) L’approccio basato sui sistemi comportamentali6) La terapia cognitiva dell’abuso di sostanze7) Pensare in modo "pulito": la terapia comportamentale razionale emotiva in un caso di abuso multiplo di sostanze8) L’approccio olistico e centrato sul cliente per persone anziane con problemi di dipendenza da sostanze9) Il trattamento guidato dal cliente (e basato sulla ricerca): portare la riduzione del danno nella pratica clinica10) Prevenzione dalla ricadute e riduzione del danno nel trattamento della dipendenza da sostanze concomitanti a problemi di salute11) La terapia familiare12) L’applicazione dell’approccio basato sul rinforzo di comunità13) Il caso di Paul: un approccio sistematico all’utilizzazione ericksoniana e al cambiamento terapeutico13) Trattamenti a confronto: sintesi e conclusioniAppendiceConfronto fra gli approcci al caso di Paul: risposte alle domande