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DESCRIZIONE
Questa guida, unica nel suo genere, analizza nei dettagli la terapia dei trigger point. Divisa in due sezioni, comprende teoria e partica. Potrete trovare informazioni esaurienti al largo spettro su argomenti quali catene miofacciali, modello craniosacrale, classificazione, diagnosi e terapia dei trigger point Punti salienti: • Differenti modelli di catene muscolari;• Dettagliate spiegazioni dei trigger point e loro trattamento• Più di 260 illustrazioni e fotografie di alta qualità. Questo eccezionale libro è uno strumento essenziale per osteopati, fisioterapisti, chiroterapeuti che utilizzano la terapia dei trigger point e tutti coloro che sono coinvolti nella terapia del dolore. Una chiara esposizione e dettagliati disegni anatomici vi permetteranno di perfezionare velocemente le capacità terapeutiche.Risultato: una precisa terapia del dolore
PARTE A CATENE MUSCOLARI1 INTRODUZIONE. 1.1 Il significato delle catene muscolari nell’organismo;1.2 L’osteopatia del Dr. Still; 1.3 Evidenza scientifica; 1.4 Mobilità estabilità; 1.5 L’organismo come un’unità; 1.6 Interrelazione tra struttura efunzione; 1.7 Biomeccanica della colonna vertebrale e dell’apparato locomotore;1.8 Significato di omeostasi; 1.9 Il sistema nervoso come centro dicontrollo; 1.10 Differenti modelli di catene muscolari; 1.11 In questo libro.2 MODELLI DI CATENE MIOFASCIALI. 2.1 Herman Kabat 1950: Facilitazioneneuromuscolare propriocettiva; 2.2 Godelieve Struyff-Denys; 2.3Thomas W. Myers; 2.4 Leopold Busquet; 2.5 Paul Chaffour: Le lien mécaniqueen osteopatie (il legame meccanico in osteopatia); 2.6 Conclusioni deidifferenti modelli di catene miofasciali. 3 FISIOLOGIA. 3.1 Componentidel tessuto connettivo; 3.2 Vascolarizzazione del tessuto connettivo; 3.3 Ilfenomeno dello scollamento; 3.4 Il muscolo; 3.5 Le fasce; 3.6 Innervazionevegetativa degli organi; 3.7 Irvin M. Korr; 3.8 Sir Charles Sherrington; 3.9Harrison H. Fryette; 3.10 Il passo come schema motorio funzionale globale.4 IL MODELLO CRANIOSACRALE. 4.1 Wiliam G. Sutherland; 4.2 Biomeccanicadel sistema craniosacrale; 4.3 I movimenti e le disfunzioni delmeccanismo craniosacrale; 4.4 L’influenza delle disfunzioni craniali e delleposture sbagliate sulla periferia. 5 IL MODELLO BIOMECCANICO DIJOHN MARTIN LITTLEJOHN – LA MECCANICA DEL RACHIDE. 5.1 Cennistorici; 5.2 La “meccanica del rachide” e le linee di forza del corpo; 5.3Il poligono di forza; 5.4 Archi, perni e doppi archi; 5.5 Tecnica di aggiustamentospecifico (SAT) secondo Dummer. 6 MUSCOLI POSTURALI,MUSCOLI FASICI E SINDROME CROCIATA (CONTRIBUTO DI VLADIMIRJANDA AI METODI DI TRATTAMENTO MIOFASCIALE). 6.1 Postura; 6.2Motricità; 6.3 Tipi di fibre muscolari scheletriche; 6.4 Sindrome crociata;6.5 Conseguenze pratiche. 7 I PATTERN DI ZINK. 7.1 La composizione deipattern di Zink; 7.2 Applicazioni pratiche dei pattern di Zink. 8 CATENEMIOFASCIALI – UN MODELLO. 8.1 Catene muscolari; 8.2 Sommario econclusioni sulle catene di flessione ed estensione; 8.3 Torsione; 8.4 Caratteristichespecifiche di alcuni muscoli o gruppi muscolari. 9 POSTURA. 9.1Zone di cerniera; 9.2 Equilibrio posturale; 9.3 Dismetrie degli arti inferiori.10 DIAGNOSI. 10.1 Storia medica; 10.2 Esame obiettivo. 11 TERAPIA.11.1 Tecniche di energia muscolare; 11.2 Tecniche di rilasciamento miofasciale;11.3 Tecnica neuromuscolare; 11.4 Tecnica di rilasciamento miofascialecon compressione ischemica.PARTE B TRIGGER POINT E LORO TRATTAMENTO12 DEFINIZIONE. 13 CLASSIFICAZIONE DEI TRIGGER POINT. 13.1 Triggerpoint attivi e latenti; 13.2 Sintomi e fattori di supporto dei triggerpoint. 14 FISIOPATOLOGIA DEI TRIGGER POINT. 14.1 Tensione localmenteaumentata nei trigger point e dolore riferito; 14.2 Cause di unaumento locale della tensione nei trigger point e del dolore riferito. 15DIAGNOSI. 15.1 Storia medica dettagliata; 15.2 Registrare i tipi di dolore;15.3 Esaminare i muscoli in attività; 15.4 Cercare i trigger point. 16TERAPIA DEI TRIGGER POINT. 16.1 Tecnica dello stretch and spray(allunga e spruzza); 16.2 Rilasciamento postisometrico/tecnica di energiamuscolare/rilasciamento miofasciale; 16.3 Compressione ischemica/inibizione manuale; 16.4 Massaggio a frizione profonda. 17 TRIGGERPOINT – FATTORI CHE LI SOSTENGONO. 18 IL SEGMENTO FACILITATO.19 I TRIGGER POINT. 19.1 Muscoli del dolore alla testa e al collo;19.2 Muscoli del dolore alla porzione superiore del torace e del dolorealla spalla e al braccio; 19.3 Muscoli del dolore al gomito e alle dita; 19.4Muscoli del dolore alla porzione superiore del tronco; 19.5 Muscoli del dolorealla porzione inferiore del tronco; 19.6 Muscoli del dolore all’anca, allacoscia e al ginocchio; 19.7 Muscoli del dolore alla gamba, alla caviglia eal piede. Indice analitico
DETTAGLI PRODOTTO torna su
ISBN: 9788876208256
Titolo: Trigger Point e Catene Muscolari in Osteopatia
Autori: Richter - Hebgen
Editore: Verduci
Volume: Unico
Edizione: 2010
Lingua: Italiano
Finitura: Copertina rigida
Misure: 22x28 cm
Pagine: 234
Peso: 0.9 kg
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