Clonazione riproduttiva e terapeutica fra etica e scienza

di Zamboni • 2003 • dettagli prodotto

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DESCRIZIONE

Nella nascita per clonazione della pecora Dolly abbiamo intuito che la clonazione animale può avere applicazioni pratiche molto utili anche all’ uomo; abbiamo intravisto nel contempo anche una strada aperta per la possibile clonazione dell’ uomo, ossia la produzione di un suo doppio biologico, percepita immediatamente come una tragedia incombente. La clonazione di esseri umani, minacciata a più riprese, non è ancora stata effettuata e a tutt’ oggi le applicazioniragionevoli che riusciamo ad intravederne costituiscono un’ eccezione. Essa è vietata pressoché ovunque in quanto tecnica non sicura; ma il divieto non può essere solo su base pragmatica, per cui prosegue la discussione sui problemi etici legati a questa nuova modalità di procreazione. Connesso al problema della clonazione è quello delle cellule staminali, che pur avendo molte fonti di approvvigionamento possono essere ricavate anche da un embrione clonato. Si tratta di cellule indifferenziate che potrebbero essere indotte a compiere un determinato processo differenziativo in modo da produrre tessutia richiesta. Questo processo potrebbe anche essere invertito; cellule adulte possono essere sdifferenziate in modo da acquisire una potenzialità utile alla produzione di cellule e tessuti da trapiantare in caso di necessità. Una grande rivoluzione terapeutica sembra dunque alle porte. Le cellule staminali suscitano grandi speranze per il loro possibile uso terapeutico in tante patologie ancora intrattabili, ma anche molti timori in chi considera l’ embrione una persona fin dalla fecondazione in quanto esse potrebbero essere ricavate da embrioni che in tal modo sarebbero distrutti.