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DESCRIZIONE
Quando, come nel mio caso, alcuni termini a suo tempo proposti come“biopsia con ago sottile”, “alcolizzazione” o “terapie ablative percutanee (PAT)”,sono entrati nel lessico della letteratura medica, significa che sono risultati adeguati e che le procedure a cui si riferivano hanno avuto successo.Nella prefazione del libro “Ecografia Interventistica” (Masson, 1986), scrivevo:“Nel 1972 sono comparsi due articoli, rispettivamente di Holm e Goldberg, cheproponevano l’ecografia come metodica di guida per la biopsia di lesioni profonde.Era nata la “Interventional Ultrasound”, che si sarebbe sviluppata e diffusa rapidamente con applicazioni sempre più sofisticate ed indicazioni sempre più numerose”.E ancora “Un fatto che desta perplessità è il numero ancora relativamente modestodi centri italiani in cui essa viene utilizzata. Non si tratta sicuramente di un problema di costi, che anzi con essa vengono sensibilmente ridotti. Potrebbe trattarsi di un problema di tempi, in quanto ogni metodica, soprattutto se “combinata” come nel caso della biopsia, abbisogna di un certo periodo di divulgazione e accettazione, e del reperimento nello stesso centro della figura di un ecografista con mentalità interventistica e di un patologo che accetti la sfida postagli da quel mucchietto di cellule”.Come italiano sono orgoglioso di quanto i nostri specialisti abbiano prodotto in questo campo della medicina, delle novità proposte, della massa di pubblicazioni scientifiche. La spiegazione di questo successo va cercata nel fatto che in poche nazioni lo specialista in ecografia sia così dedicato, oserei dire “innamorato”, della metodica, e nel fatto che da subito a livello congressuale e societario c’è stato uno scambio molto fattivo tra gli specialisti di varie discipline. Tutti insieme hanno contribuito alla crescita reciproca, con l’ecografia come comune denominatore. Ho bene in mente le accese discussioni con i chirurghi di allora, quando bisognava convincerli che non era più necessario “aprire l’addome” del paziente per capire se una massa era benigna o maligna, o che un ascesso epatico era meglio drenarlo per via percutanea, o lo studiare col patologo un nuovo tipo di ago per biopsia per raccogliere più materiale. Quest’anno la Società Europea di Epatologia ha proposto l’ablazione con radiofrequenza come terapia d’elezione del carcinoma epatocellulare in stadio precoce, anche operabile. Pochi minuti per distruggere un tumore situato all’interno del fegato! Mi auguro che questo risultato non sia un punto d’arrivo ma l’inizio per altre entusiasmanti applicazioni dell’ecografia interventistica.
DETTAGLI PRODOTTO torna su
ISBN: 9788890021299
Titolo: Ecografia interventistica - L' essenziale
Autori: Catalano - Saturnino - Nunziata - Vallone
Editore: Eli Medica
Volume: Unico
Edizione: 2012
Lingua: Italiano
Finitura: Copertina flessibile
Misure: 14x21 cm
Pagine: 169
Peso: 0.4 kg
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