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DESCRIZIONE
Quanto siamo condizionati dalla genetica e quale ruolo svolge l'ambiente nell'evoluzione prenatale? Il feto è un ospite passivo per la madre o ricambia le cure ricevute?C'è il rischio che si trasformi in un “bamboccione” o capisce da solo quando è arrivato il momento di lasciare la “prima casa” Attraverso queste e molte altre domande, si ripercorrono i nove mesi della gravidanza che hanno costituito l'esperienza fondante della propria esistenza per ogni essere umano venuto al mondo. Il libro spiega quale avventura scaturisce dall'incontro fra due gameti e di come quel momento fatale dia origine a uomini e donne, ognuno unico ed irripetibile. Il racconto della trasmissione della vita si snoda attraverso una lunga carriera clinica e accademica, che ha avuto, al centro dell'interesse, il ruolo insostituibile e mai troppo enfatizzato della donna. Nella famiglia, nella società, nella storia.PRIMA PARTECome nasce il titoloIn questo capitolo si vuole evidenziare il rapporto madre-figlio, ora che la ricerca biomedica ha aggiunto nuove conoscenze e svelato antichi misteri.Molti fatti qui riportati sono ricordi ed esperienze personali. Questo primo segmento di racconto rappresenta l'introduzione al libro: similmente a un'ouverture anticipa e introduce le arie e i brani principali di un'opera lirica. E cosa c'è di più lirico di una vita umana che si forma, che nasce e che inizia a percorrere il cammino dell'esistenza?SECONDA PARTEI primi atti della conoscenza reciproca Prima di incontrarsi e di fondersi in un'unica struttura, che segnerà poi l'inizio della vita del figlio o della figlia, i gameti dei genitori si preparano accuratamente a questa missione, all'interno degli organi della riproduzione di entrambi, seguendo un complesso rituale di tappe formative. Raggiunta la capacità di dialogare e di riconoscersi, arrivati in prossimità di quella che sarà una prima casa, si realizzano gli eventi della loro unione: la fecondazione e il concepimento. L'embrione artefice del suo futuro Si riteneva in passato che l'embrione completasse il suo sviluppo attingendo, quasi carpendo, tutte le necessarie materie prime dall'organismo materno, per maturare la sua crescita dall'inizio alla fine del suo soggiorno nella prima casa. Oggi sappiamo bene che l'embrione sceglie le materie prime tra quelle materne disponibili,organizza la sede del suo annidamento, condiziona l'immunità materna e si difende così da un eventuale rigetto, costruisce la placenta, che è il suo vero strumento di comunicazione e di sussistenza, chiede alla madre quanto gli serve per crescere e maturare, al contempo produce alcune azioni a beneficio materno e, attraverso tutte queste funzioni bene eseguite, si assicura un futuro di benessere, mentre contribuisce a consolidare la salute materna e a favorirne il benessere e la longevità. Un errore in questa fase formativa lo esporrebbe, da adulto, a considerevoli problemi di salute fisica e mentale. Le cellule staminali Sono i capostipiti di tutta una discendenza cellulare: elementi destinati a formare tutti gli organi e i tessuti del nostro organismo durante lo sviluppo embrionale e a riparare i guasti e l'usura degli organi nell'adulto. Le caratteristiche e le potenzialità di queste cellule si vanno conoscendo sempre di più, grazie alle recenti ricerche; il loro impiego in medicina aprirà nuovi orizzonti e nuove risorse curative, ancora oggi non prevedibili, ma certo ipotizzabili in un nuovo scenario: quello delle terapie cellulari. La simbiosi maternofetale Tra madre e figlio in formazione si stabilisce un'intesa, un rapporto fiduciario e solidale di paziente pedagogia e di reciproco sostegno, che si accresce lungo le 40 settimane di vita in comune e che giova ad entrambi: alla madre, per appagare e realizzare la sua maternità, fortificare il suo organismo e non solo; e al figlio,per prepararsi ad affrontare le incognite e le insidie della vita autonoma,in quella che sarà dopo la nascita la sua seconda casa. Le nostre esperienze prenatali I nostri organi di senso, già ben strutturati e funzionanti nella prima casa, registrano esperienze e ricordi che captiamo e acquisiamo dall'esterno e dall'interno del corpo materno. Dopo la nascita, quei ricordi indelebili riaffioreranno e noi, da bambini e da adulti, non ci dimenticheremo mai quanto abbiamo appreso in quel tempo, perché rimarrà tutto registrato stabilmente, anche se inconsapevolmente, nella nostra memoria ancestrale e nei nostri comportamenti.
DETTAGLI PRODOTTO torna su
ISBN: 9788895033228
Titolo: La Prima Casa
Autori: Mancuso - Zezza
Editore: Poletto
Volume: Unico
Edizione: 2009
Lingua: Italiano
Finitura: Copertina flessibile
Misure: 15x21 cm
Pagine: 272
Peso: 0.5 kg
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