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DESCRIZIONE
I criteri per valutare i danni alla persona sono antichi quanto i sistemi giuridici, ma la materia ha subito una importante evoluzione per effetto del pensiero medico-legale e medico-sociale. I passi decisivi nell’orientare l’impianto di tutela risarcitoria del valore uomo, nel XIX come nel XX secolo, sono stati compiuti in virtù di impostazioni di maestri che, nella consapevolezza dei problemi attinenti al mondo del diritto, da medici, hanno saputo dare nuove e fondamentali indicazioni che si sono poi affermate nella coscienza giuridica. Il Cazzaniga, con la teoria della capacità lavorativa, seppe allargare i criteri della risarcibilità sino ad allora strettamente coincidenti col principio della prova concreta di un lucro cessante. Per oltre quaranta anni la giurisprudenza ha fatto uso delle categorie concettuali create dal grande autore, sebbene la realtà normativa fosse significativamente mutata, soprattutto per effetto dell’entrata in vigore della Costituzione repubblicana col suo art. 32. In coerenza con tale norma il Gerin ha defi nitivamente abbandonato ogni criterio di tipo patrimoniale nello stimare il valore uomo ed anche questa visione si è infine affermata nel mondo del diritto che, nel compendiare la nuova acquisizione, ha adottato un termine creato dal Franchini: il danno biologico. In seguito, lo sviluppo della materia del risarcimento dei danni alla persona è proseguito in maniera impetuosa, come è ovvio che sia: solo la mancata evoluzione del sapere può giustificare l’appagata acquiescenza a principi, nozioni e criteri determinati una volta per sempre. Tuttavia, non sempre il discorso dottrinario e giurisprudenziale è stato svolto in maniera coerente e razionale, sicché ingiustizie e disparità di trattamento (comunque mai del tutto eliminabili) hanno forse interessato il nostro ordinamento in maniera più intensa di quella sperabile. Nella convinzione che oggi il progredire della conoscenza richiede non solo un dialogo pronto e vivace fra il sapere giuridico e quello medico, ma una rifl essione che nasca essa stessa come frutto di collaborazione inter-disciplinare, abbiamo ritenuto di poter offrire un contributo allo studio del danno alla persona, nella speranza che valga come parte dello sforzo incessante che ognuno di noi deve compiere per avere una esistenza più degnaIndice generale 1. Introduzione2. La «regola del calzolaio» di Melchiorre Gioia3. Il danno alla capacità lavorativa nel pensiero di Antonio Cazzaniga e nell’applicazione giurisprudenziale 4. Il cambiamento del quadro normativo di riferimento del danno alla persona ed il concetto di validità psicofisica di Cesare Gerin5. Il danno biologico6. La legislazione in materia di danno biologico7. Il danno esistenziale8. La sentenza n. 26972/08 delle Sezioni Unite della Corte di cassazione9. Considerazioni sul sistema attuale di risarcimento del valore uomo in Italia10. Aspetti normativi del danno alla persona in ambito europeo11. Una proposta ricostruttiva dei concetti relativi al danno alla persona nello spazio giuridico dell’Unione Europea
DETTAGLI PRODOTTO torna su
ISBN: 9788889548851
Titolo: Il danno alla persona : tutela risarcitoria
Autori: Ricci - Miglino
Editore: Seu
Volume: Unico
Edizione: 2009
Collana: Collana di Medicina Sociale e Medicina Legale
Lingua: Italiano
Finitura: Copertina flessibile
Misure: 14x21 cm
Pagine: 65
Peso: 0.2 kg
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