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DESCRIZIONE
Volume 1
Fallimento endodontico. Perdita di un elemento dentale associata a perforazione dell’osso vestibolare
Una paziente femmina di 45 anni si è presentata con dolore al bordo inferiore dell’osso zigomatico di destra ma senza suppurazione. L’esame clinico e la ricostruzione 3D con CBCT hanno rivelato la presenza di una lesione endodontica associata a fenestrazione dell’osso buccale. Al fine di ridurre i tempi di guarigione sono stati eseguiti simultanea fenestrazione del secondo premolare superiore di destra, aumento del volume osseo, inserimento implantare a carico immediato. Dopo soli 4 mesi di carico e dopo aver rimosso i chiodini che erano visibili attraverso la mucosa alveolare, il caso clinico è stato finalizzato. Per la rimozione dei chiodini si sono rese necessarie due solo incisioni, ciascuna di 1 mm, senza lo scollamento di un lembo. I chiodini inseriti vicino all’osso zigomatico non sono stati rimossi al fine di permettere un approccio minimamente invasivo.
Volume 2
Fallimento diagnostico. Trauma dentale associato a lesioni peri-apicali e deformazioni anatomiche
Un paziente maschio di 57 anni si è presentato con un incisivo centrale superiore discromico dovuto a un trauma subito all’età di 37 anni. L’elemento dentario fu trattato endodonticamente immediatamente post-trauma. Da allora nessun trattamento ortodontico né protesico è stato eseguito. Il “chief complaint” del paziente è stato: “Vorrei migliorare l’estetica del mio sorriso ma ho saputo da altri medici che non è possibile fare molto”. La radiografia peri-apicale prima e la ricostruzione tridimensionale poi hanno rivelato la presenza di lesioni endodontiche, un osso basale atrofico e un inusuale ampio canale naso-palatino. Un approccio innovativo è descritto per accelerare il processo di guarigione anche in un caso come questo in cui è imperativa una rigenerazione ossea avanzata.
Volume 3
Fallimento parodontale. Levigature radicolari ricorrenti ed eccessive
Un paziente maschio di 78 anni si è presentato alla nostra attenzione con un incisivo inferiore fratturato orizzontalmente. Gli esami clinici e radiografici hanno dimostrato la presenza di elementi dentari con profonde abrasioni mesiali e distali. Il paziente ha riportato di essere stato sottoposto a trattamento parodontale chirurgico circa 20 anni prima e di aver continuato con una terapia supportiva di mantenimento basata su levigature radicolari trimestrali. La radiografia peri-apicale dell’incisivo mandibolare dimostra la presenza di una lesione cronica peri-apicale dovuta alla necrosi della polpa dentale indotta traumaticamente dalle ripetute sessioni di levigature radicolari. La lesione endodontica non trattata si è associata a fenestrazione della parete ossea buccale, richiedendo un trattamento implanto-protesico con simultanea rigenerazione ossea guidata.
Volume 4
Fallimento implantare. Innesto osseo iatrogeno ed inserimento implantare: impianti endossei associati a perdita ossea e comunicazione oro-sinusale
Una paziente femmina di 41 anni ha subito un trattamento implantare 2 anni prima di venire alla nostra osservazione. La paziente si è presentata con un essudato purulento proveniente dalla narice di destra e da uno degli impianti dentali posizionati dopo un rialzo di seno mascellare. Inoltre, risultava essere presente una lesione endodontica sull’elemento dentario adiacente l’impianto infettato. L’impianto endosseo in zona #16 era dolente e mobile. Il piano di cura programmato si è basato quindi su due sole fasi chirurgiche: la prima fase ha avuto lo scopo di eradicare l’infezione sinusale attraverso la rimozione dell’impianto infetto, il dente trattato endodonticamente e riparare la comunicazione oro-sinusale; la seconda fase chirurgica si è basata sulla rimozione simultanea dell’impianto in zona #14, rialzo di seno mascellare, simultaneo inserimento implantare, rigenerazione ossea guidata e carico immediato.
"La moderna parodontologia così come l'implantologia devono ritrattare sempre più spesso errori clinici, complicazioni, fallimenti e danni iatrogeni. L'autore ha sentito profondamente importante per i colleghi e per i pazienti condividere dei nuovi protocolli, tecniche chirurgiche, strumenti, materiali ed innovazioni che sono state sviluppate nel corso degli anni per ritrattare pazienti per i quali non esisteva la possibilità di un minimo errore. Tutti i casi clinici che verranno descritti hanno un comun denominatore: un errore medico. Il ritrattamento di questi pazienti "speciali" richiede passione, etica e la volontà di aiutare le persone che si presentano con aspettative alte e con schemi estetici molto definiti. Variabili come il biotipo parodontale, le potenzialità biologiche ed anatomiche per la rigenerazione tissutale e la natura dell'architettura ossea adiacente denti o impianti endossei influenzerà le capacità decisionali per il raggiungimento di un risultato biomimetico. La decisione se il ritrattamento implantare dovrà essere eseguito è idealmente guidata dall'evidenza scientifica ma anche dalle conoscenze, dall'esperienza del parodontologo, dall'accesso alla tecnologia, dal paziente e dalla valutazione del rischio, dai fattori predittivi di malattia, dagli aspetti economici, dalle probabilità e dalle incertezze del risultato clinico finale così come della stabilità a lungo termine di ciò che è stato ottenuto".
DETTAGLI PRODOTTO torna su
Titolo: Decision Making nel ritrattamento dei fallimenti in odontoiatria - Volumi 1, 2, 3, 4 ( libro + DVD )
Autori: Tabanella
Editore: Quintessenza
Volume: Opera in quattro volumi
Edizione: 2018
Lingua: Italiano
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