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DESCRIZIONE
Nell’introdurre la terza edizione del manuale di Igiene, e prima di ripercorrere le diverse definizioni che nel tempo ne sono state fornite, non posso non ricordare il più grande insegnamento appreso nel lungo percorso che ho avuto il privilegio di compiere con il mio Professore Walter Ricciardi. L’approccio verso l’igiene non può basarsi unicamente su di una rigorosa preparazione accademica, seppur imprescindibile, ma deve nutrirsi ogni giorno della nostra curiosità nell’interpretare i fenomeni che ci circondano, ambientali, sociali, storici e politici, perché solo alzando lo sguardo ci rendiamo conto che non c’è praticamente settore dell’attività umana che non abbia implicazioni dirette od indirette con l’oggetto della nostra disciplina.
L’igiene è dunque la disciplina medica che ha come obiettivo la tutela e la promozione della salute umana. La parola deriva da Igea, dal greco hygìeia (“salute”, “rimedio”, “medicina”), figura della mitologia greca e successivamente romana. Figlia di Asclepio, Igea era venerata come dea della salute e veniva raffigurata ora sotto l’aspetto di una giovane donna prosperosa nell’atto di dissetare un serpente, ora seduta con la mano sinistra appoggiata a un’asta, mentre con l’altra mano porge una patera a un serpente che, lambendola, si innalza da un’ara posta davanti a lei.
Sebbene il termine igiene sia stato ed è ancora, in particolare in ambito accademico, quello prevalentemente usato per riferirsi alla nostra disciplina, la parola sanità pubblica rappresenta correntemente la dizione più utilizzata soprattutto a livello internazionale, quando si faccia riferimento alla disciplina che si occupi della prevenzione delle malattie, del prolungamento della vita e della promozione della salute attraverso gli sforzi organizzati della società (Acheson, 1988; OMS).
Quando parliamo di salute umana, è inevitabile menzionare la definizione data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha definito la salute come “un completo stato di benessere psichico, fisico e sociale e non solamente un’assenza di malattie o di menomazioni”. Mai come nel 2020, anno della pandemia di COVID-19, molti cittadini hanno compreso quanto la salute di ciascun individuo sia strettamente legata quella degli altri, così come che la mancata tutela dell’ambiente possa avere pesantissime ricadute sulla salute di tutti gli abitanti del pianeta. A tal proposito, già nel settembre 2015 più di 150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente.
La comunità degli Stati ha approvato l’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, i cui elementi essenziali sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs, Sustainable Development Goals) e i 169 sotto-obiettivi, i quali mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico.Come disciplina accademica, l’igiene generale e applicata ha specifica competenza nel campo dell’igiene applicata all’ambiente, ai luoghi di lavoro, all’igiene scolastica, all’igiene degli alimenti e della nutrizione, della medicina di comunità, della medicina preventiva, riabilitativa e sociale, dell’epidemiologia, della sanità pubblica, della programmazione, organizzazione e gestione dei servizi sanitari e dell’educazione sanitaria. L’Igiene si è andata affermando come disciplina sperimentale, a livello universitario, già nella seconda metà dell’Ottocento. Luigi Pagliani (1847-1932) ne fu il più noto rappresentante, essendo stato chiamato dall’allora primo Ministro Francesco Crispi dall’Università di Torino a Roma, dove guidò la nuova Direzione Generale della Sanità presso il Ministero dell’Interno e diede un significativo contributo alla legge 22 dicembre 1888, n. 5849 (Legge sulla tutela dell’igiene e della sanità pubblica, più nota come Legge Crispi-Pagliani).Tra gli allievi di Pagliani ci fu Achille Sclavo (1861-1930), che nel 1904 fondò l’ “Istituto Siero e Vaccino Produttore” nella sua villa di campagna alla periferia di Siena. L’impegno della disciplina igienistica nell’organizzazione sanitaria si è tramandata nei decenni dopo Pagliani. Augusto Giovanardi (1904-2005), nel suo periodo padovano durante la II guerra mondiale, insieme ad Egidio Meneghetti e Concetto Marchesi (entrambi Rettori a Padova) preparò un modello di riforma sanitaria “regionalizzato” che – insieme alle proposte del perugino Alessandro Seppilli (1902-1995) – fu alla base della discussione che portò ben più tardi, nel 1978, all’approvazione della legge 833 di istituzione del nostro Servizio sanitario Nazionale.È passato molto tempo da allora, e sono stati fatti notevoli passi avanti esemplificabili nel continuo aumento dell’aspettativa di vita che nel nostro Paese è passata da 74 a 84 anni circa del 2019.Persistono, tuttavia, nonostante tale progresso facilitato dagli indubbi successi nella tutela della salute individuale e ambientale, notevoli criticità legate alla presenza di disuguaglianze sociali, e dunque di salute nonché di accesso ai servizi sanitari, inaspriti dalla pandemia del 2020. Il nostro Servizio Sanitario non è al sicuro, e dopo decenni di sotto finanziamento non sarà un’iniezione finanziaria del 2020 a salvarlo se non verranno intraprese decisioni forti.
DETTAGLI PRODOTTO torna su
ISBN: 9788879477420
Titolo: Igiene - Medicina preventiva - Sanita' pubblica
Autori: Ricciardi - Boccia
Editore: IDELSONGNOCCHI
Volume: Unico
Edizione: III 2021
Lingua: Italiano
Finitura: Copertina rigida
Misure: 20x27 cm
Pagine: 590
Peso: 1.6 kg
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