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DESCRIZIONE
Dopo anni di frustranti esperienze maturate in seno a commissioni d’esame di una materia affascinante e coinvolgente come la Biochimica (opinione non condivisibile, ma fortemente sentita da chi scrive) direi che è giunta l’ora di dare risalto ad alcuni tristi,ma a volte anche divertenti aneddoti in cui ci si imbatte con incredibile frequenza durante gli appelli d’esame di questa disciplina.
Sono storie ritrite che non vorremmo più ascoltare, ma che ogni volta, è più forte di noi, evochiamo nell’esaminando sperando che la storia cambi; ma, proprio come accade per le barzellette che ci piacciono molto e non disdegniamo sentircele riproporre, la storia si ripete. Alcuni concetti forse perché mal posti nei testi di riferimento o non sufficientemente enfatizzati da noi docenti a lezione o semplicemente perché affrontati troppo superficialmente da chi studia, sembra non trovino terreno fertile per attecchire e diventare bagaglio di conoscenza dello studente che si affaccia alla disciplina.
Per essere chiari parliamo di quelle considerazioni che dovrebbero emergere tra un rigo e l’altro del testo durante lo studio, quegli auspicabili segnali di studio maturo che, nel ruolo di esaminatori, si auspica ricevere da uno studente a livello universitario e cheinvece restano nell’ombra per palesarsi in modo nefasto alla data fatidica della prova d’esame.
Una caduta di senso critico della quale lo studente esaminando sembra non voler cogliere l’importanza tanto da farsi trovare ripetutamente impreparato. Come spesso accade per altre discipline, anche per la Biochimica lo “studio della materia” si trasforma per molti studenti nella “preparazione all’esame della materia”. Per quanto sia possibile non superare l’esame pur conoscendo la materia, così come superarlo senza grandi conoscenze (così è la vita) è fuor di dubbio, almeno per la Biochimica, che un approccio non vale l’altro.
È sufficiente seguire qualche appello d’esame per convincersi che lo studio della materia è sicuramente il più remunerativo. Se può essere comprensibile che ragioni di vita e di lavoro o più semplicemente la pressione della progressione di carriera non consentano allo studente di sviscerare con tutti i “perché” e i “percome accada” quel che accade, e quindi si sorvoli su certi argomenti (che “tanto … non li chiede mai”), è meno comprensibile il porsi davanti ai propri appunti o alle slides proiettate a lezione (il tanto caro materiale didattico) e pensare che tutto possa risolversi imparando diligentemente la “storia” da raccontare.
Storia che verrà raccontata prima a sé stessi, magari tante volte e di corsa, e poi all’esaminatore, senza la benché minima cognizione di ciò di cui si sta parlando.
DETTAGLI PRODOTTO torna su
ISBN: 9788829933518
Titolo: L’ esame di Biochimica - Briciole di conoscenza, logica e buon senso per evitare pericolosi luoghi comuni
Autori: Mura
Editore: Piccin
Volume: Unico
Edizione: 2023
Lingua: Italiano
Finitura: Copertina flessibile
Misure: 17x24 cm
Pagine: 259
Peso: 0.6 kg
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