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DESCRIZIONE
Il titolo di questo lavoro di L. Kahn non è una domanda: il nazismo ha fatto molto alla psicoanalisi e con effetti di lunga durata che sono andati oltre il rogo delle opere di Freud, oltre la partecipazione di alcuni analisti tedeschi alla politica di arianizzazione portata avanti da Göring con la creazione, nel 1936, dell’Istituto di psicologia e psicoterapia presieduto da Jung, oltre l’esilio di numerosi psicoanalisti viennesi e tedeschi e l’assassinio di molti di essi in quanto oppositori del regime o ebrei.
Come Kahn dimostra attraverso un meticoloso lavoro di ricostruzione ciò che il nazismo e la “nazificazione” della cultura hanno fatto alla psicoanalisi è un gioco di azione e reazione che attraversa il terreno fondamentale del linguaggio.
La rigorosa argomentazione rende evidente in che misura la perversione linguistica che ha permesso l’assassinio di massa abbia segnato in maniera profonda la ricezione dell’eredità freudiana.
Associando alla propria esperienza la conoscenza dettagliata di autori come Adorno, Mann e Kertész, rileggendo insieme a questi passaggi del Mein Kampf, Kahn invita a riconoscere le tracce profonde di "Che cosa ha fatto il nazismo alla psicoanalisi".
Promo Legge 13 febbraio 2020, n. 15 art. 8 comma 3-bis o articolo pari al nuovo.
DETTAGLI PRODOTTO torna su
ISBN: 9788865318270
Titolo: Che cosa ha fatto il nazismo alla psicoanalisi
Autori: Kahn
Editore: Alpes
Volume: Unico
Edizione: 2023
Lingua: Italiano
Finitura: Copertina flessibile
Misure: 17x24 cm
Pagine: 160
Peso: 0.3 kg
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