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Vedere meglio, vivere meglio, tutti - La povertà, le malattie della vista e la sfida per sconfiggerle In Italia e nel mondo entro il 2050

di Cruciani • 2023 • dettagli prodotto

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DESCRIZIONE

Da sempre la vista è considerata un bene assoluto per l'uomo.
Nel tardo Medioevo Piero l'Ispano, salito al soglio pontificio con il nome di Giovanni XXI - unico Papa oculista nella storia della Chiesa - scriveva: "Vedere è paradiso dell'anima, uscente da li occhi".
Una buona visione è un diritto umano fondamentale e la vista è il nostro senso più potente. Tuttavia, si prevede che entro il 2050 il 50% della popolazione mondiale sarà miope e vi sono circa 2,7 miliardi di persone con difetti visivi che non possono accedere a visite oculistiche o indossare un occhiale da vista per motivi economici o perché residenti in aree del mondo prive di assistenza oculistica.
D'altra parte la nostra possibilità di socializzare, studiare, lavorare, di godere appieno della vita è fortemente legata alla nostra capacità visiva.
Consentire agli individui di realizzare il loro pieno potenziale è un bene per tutti - bambini, famiglie, comunità, società ed economie - ed è semplicemente la cosa giusta da fare.
La risoluzione sulla visione delle Nazioni Unite intitolata "Vision for everyone", adottata all'unanimità nel 2021 da tutti i Paesi membri, si fonda proprio su questo comune sentire.
Può sembrare che la correzione di difetti di refrazione e presbiopia con dei semplici occhiali sia un problema che non interessa i Paesi a reddito alto o intermedio, dove normalmente esiste l'assistenza sanitaria universale gratuita per le prestazioni di base. Ma non è così.

Promo Legge 13 febbraio 2020, n. 15 art. 8 comma 3-bis o articolo pari al nuovo.