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DESCRIZIONE
Partendo da un approccio necessariamente, e convintamente, non pregiudiziale, questo mio lavoro su "Tennis e scoliosi" intende offrire una panoramica insieme sintetica ed esaustiva della produzione scientifica sul tema, come pure fornire i ricercatori di riflessioni teoriche, di ipotesi scientifiche e di quanto può essere desunto dal personale background di esperienze sul campo, sia pure limitate. Il tutto permeato dall'auspicio che le indagini epidemiologiche future siano condotte, rispetto al passato, con un maggiore rigore metodologico e con un modus operandi più coerente e incisivo. In questa ottica, mi sembra altresì opportuno proporre alcuni selezionati percorsi di studio, essendo purtroppo innegabile che le scienze mediche non hanno finora saputo o potuto affrontare l'argomento se non in maniera frammentaria e con criteri a volte discutibili. Le conseguenze? Pochi studi validi e troppe sentenze affrettate. Sentenze che non di rado hanno risentito di un certo costume del nostro tempo: una sterile prevalenza di discussioni e astrazioni di tipo fisiopatologico, senza la necessaria attenzione alla "evidence-based medicine", ovvero a quella "medicina basata sulle prove di efficacia" che, come è stata definita da David Sackett, uno dei suoi pionieri, altro non è che "l'uso coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori prove disponibili [...]".[...] Dopo aver trattato la scoliosi, e il tennis sotto il profilo strettamente fisiologico (biomeccanico/bioenergetico), viene passata in rassegna la letteratura scientifica a disposizione, non senza aver prima svolto una rigorosa disamina dei singoli colpi del tennis e l'influenza degli stessi sulla struttura rachidea, richiamando un lavoro di Jeffrey A. Saal.Ancora, vengono riportati alcuni essenziali cenni, con gli studi da cui traggono ispirazione, su altre due discipline considerate "asimmetriche": scherma e lancio del giavellotto. Si è dato quindi ampio spazio a una operazione di interpretazione che può essere considerata una vera e propria ipotesi di ricerca fondata su presupposti scientifici (si avvale, questa interpretazione, dell'autorevole consenso del Prof. Bruce Elliott), riguardo al "primum movens" del fenomeno noto come "spalla del tennista" (la depressione, cioè, della spalla dal lato dell'arto dominante), che, per alcuni, sarebbe da ricondurre alla presenza di una scoliosi [...]".
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ISBN: 9788870201208
Titolo: Tennis e scoliosi : stato dell' arte - Quale rapporto - se pure ne esiste uno tra la pratica del tennis e/o l' evoluzione di una scoliosi ?
Autori: Lisi
Editore: Edi - Lombardo
Volume: Unico
Edizione: 2007
Lingua: Italiano
Finitura: Copertina flessibile
Misure: 17x23 cm
Pagine: 127
Peso: 0.4 kg
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